Regina, le recensioni del film di Alessandro Grande
Regina, film del 2020, opera prima di Alessandro Grande, è tra le belle sorprese del cinema italiano nell’anno difficile del Covid e delle restrizioni. L’autore calabrese porta in scena un racconto di formazione, un’opera sul senso di colpa e sul conflitto generazionale e lo fa utilizzando toni asciutti, regia essenziale, e uno stile registico molto cinematografico, fatto di lunghi pianisequenza, nei quali si ha veramente l’impressione di vivere al fianco dei protagonisti, una giovane Ginevra Francesconi e il veterano Francesco Montanari.
Regina, per quanto sia il primo film di Alessandro Grande, presenta il grande “pregio di non adeguarsi a una produzione con lo stampino” e di mostrare, quindi, stile ed originalità, come sottolineato da Madmass.it.
Le recensioni più attendibili del film Regina
Sono molti i siti che hanno dedicato pagine a Regina, film di Alessandro Grande, e sono molto le recensioni che hanno speso belle parole, tra queste citiamo quelle dei più quotati siti e riviste cinematografiche, legate alla critica di film e serie tv. Spicca Madmass, poi Cinematografo e poi ancora il mensile Ciak, Cinemaitaliano.info, TaxiDrivers, Il sussidiario, per citarne qualcuno.
La maggior parte dei giornalisti sembrano essere d’accordo su diversi aspetti, primo su tutti un tema necessario. È fondamentale oggi affrontare il tema del conflitto generazionale e di padri che non riescono a prendersi le proprie responsabilità. Un altro aspetto che ha convinto la critica è la delicatezza con la quale Grande è riuscito a trattare una tematica così complessa e delicata.
Spicca l’interpretazione della giovane protagonista Ginevra Francesconi, capace di recitare, cantare e suonare dal vivo, senza avvalersi dell’uso del playback e Francesco Montanari, che si scrolla di dosso finalmente i panni di un burbero e criminale borgataro, per interpretare un ragazzo padre, dolce e con tante debolezze.
Regina è un esordio riuscito e c’è molta curiosità per l’uscita di questo film e per il percorso che avrà Alessandro Grande, regista che dimostra di avere un proprio stile e idee chiare.
La Location, una Calabria insolita
Un altro aspetto apprezzato dalla critica nel film Regina, è quello di far vedere una Calabria lontana dagli stereotipi, quindi dal mare, dal sole e da grandi palazzoni in cemento. Quello che ci mostra Grande nel suo Regina, film d’esordio 2020, è una Calabria montana, fredda e angusta. Il territorio scelto per fare da cornice alle vicende della giovane protagonista, risulta essere un terzo personaggio che contribuisce a calarci ancora di più nel dramma che vivono i due personaggi e a farci capire il loro stato d’animo, sempre più conflittuale.
Non a caso il film comincia con un leggero sole che li scalda per poi diventare un clima sempre più rigido man mano che andiamo avanti nel film. La pellicola di Grande, supportata anche dalla Fondazione Calabria Film Commission, è stata girata nella Sila Piccola, tra il Lago Arvo e Lorica e poi ancora a San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza e a Catanzaro, città natia di Grande che ha lasciato a 19 anni per cominciare gli studi di cinema a Roma.
Il futuro del film Regina
Regina, film prodotto da Bianca e Rai Cinema, con il sostegno del Mibac e della Calabria Film Commission e Regione Calabria, sarà distribuito nel 2021 dalla società milanese Adler Entertainment. Ancora la data di uscita non è stata pubblicata, ma c’è grande attesa dopo gli ottimi riscontri di critica al Torino Film Festival.